Forse dovremmo porci qualche domanda: se l’ingegno e la creatività non ci mancano, come mai fatichiamo a riprenderci da questo difficile momento? Sarà forse perché queste nostre competenze distintive non riescono più a contrastare l’invasione dei prodotti a basso costo e la contraffazione del vero “Made in Italy”?
Cosa dovremmo fare per valorizzare e vendere al mondo il patrimonio turistico, il design, i prodotti dell’agroalimentare ed enogastronomici che pure continuano a funzionare, anche se solo in alcune isole di eccellenza? Cos’è che c’impedisce di qualificarci anche come un popolo d’imprenditori? Se i conti non tornano, sarà forse perché dobbiamo cambiare il modo con cui farli?
Gli strumenti per acquisire maggiore competitività esistono e da parecchi decenni, ma finora sono stati impiegati solo dalle grandi realtà impreditoriali: vuoi perché non se ne conoscono le potenzialità e i costi (e quello che non si conosce, si sa, intimorisce), vuoi perché si è sempre ritenuto (sbagliando) che un cambio di rotta comporti più rischi che benefici.
Pianificazione di Marketing e Controllo di Gestione sono le due metodiche che generano il cambiamento e oggi, in un mercato fortemente competitivo, diventano fondamentali per le nostre imprese.
Affinché il Controllo di Gestione possa esercitare al meglio la sua funzione di supporto alle dinamiche d’impresa, è necessario disporre degli strumenti utili alla produzione e alla condivisione delle infomazioni; quindi un flusso di dati preciso, costante e aggiornato: la risposta a questo bisogno possiamo trovarla in Happy Business.
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